
Selenia Ciuffoletti
Non ricordo...
se fosse un sospiro d'etere..
né se fosse blu,
od un omesso,
perfetto,
dipinto cobalto.
Non ricordo il suo nome:
origliato mille e cento volte tra gli abissi,
né la sua eterea beltà, annegata tra i suoi stessi meriggi.
Ho timore dell' amore, mio respiro,
se brama un calice di stelle variopinte.
Non oso bussare alla sua porta,
senza il suono di una chimera.
Stesa su un prato, stuolo di diamanti,
senza chiedermi perché
grido ancora il suo nome...
Ma non ricordo più il suo volto..
No,
non ricordo più il suo volto.
Lei cantava guardando gli uccelli
Camminava voltandosi indietro
Non c'era neve tra le sue mani
Eppure il cielo incantato
Disegnata la sua ombra sottile
pioveva sul suo volto
Se qualcuno chiedeva permesso
Il silenzio
Asciutto
Si faceva strada tra la pioggia scesa lì
Tra le sue ciglia
Quasi come se
Tutto questo
Non fosse mai esistito
Tremava di fronte ai suoi battiti
In bilico
dalla nebbia avvolta
Si leccava le ferite
In compagnia del giglio scherzoso
Lei cantava guardando gli uccelli
Camminava sempre guardandosi indietro
Nulla fra le mani
Eppure il cielo bastava
A dire esisto
In questo spazio di tempo
Buttato tra le rugiade arrossite