Selenia Ciuffoletti
CHI SONO
Girovagando per la città col mio mp3, da sempre affezionata coperta di Linus, ascolto la mia musica ad alto volume in cerca di uno scatto rubato, che sia un volto, un deja-vu, un particolare, una nuvola reduce da una brutta sbornia... od un clochard malconcio che rivolge lo sguardo verso l'alto con il cuore in preghiera.
Passo tra le porte del metrò con in testa frame di film archiviati nei cassetti bizzarri della mia mente, pronti ad aprirsi improvvisamente di fronte ad un romantico input. Oppure mi capita spesso di sentire “quel motivetto che mi piace tanto”, magari associato ad uno spot, se vedo qualcosa che me lo ricorda.
Ed ecco che nasce l'idea...
appena vedo o sento l'odore di poter fermare il tempo in quel preciso istante... che sia con una fotografia o con una poesia senza tutte le carte in regola il mio sorriso esplode in un volo di note bislacche.
Ecco, di certo non ho tutte le carte in regola per essere un artista ma lo sono sempre stata. Da quando ho iniziato a fare quadri improbabili con materiali improbabili, dallo stucco idraulico fermato dalla rete per galline, alla schiuma espansa che fuoriesce come un 'blob' da un negativo di paillettes , a ricordare una specie di alveare, alla lana, al vetro, alla cera, alla terra, alle cortecce di albero.
Esilarante è stata la ricerca per il quadro su cui ho recentemente lavorato per la copertina del mio primo racconto edito, dove il soggetto era una mano attaccata allo stesso..
Sembravo una pazza quando entravo nei negozi chiedendo se avessero, per gentile concessione, pezzi di manichini da buttare.,,,
Beh alla fine mi hanno dato tutti una mano!!
molti dei miei quadri sono semplicemente delle cornici o quadri rigirati per protesta ( per protesta a cosa non so ma mi piaceva l'idea) con vestiti appesi, cappelli o pezzi di pellicola. Poi c'è il quadro che si apre perché ha una zip.
Ce n'era uno, non sopravvissuto,
con critica del maestro Armando Profumi, realizzato con sfere di polistirolo, sabbia e foglie, con il quale partecipai ad una collettiva qui a roma insieme a degli amici.
Ora ricordo con grande simpatia il mio periodo “recupera ed appiccica”
e mi dedico ad altro non essendo professionista neanche in questo,
ma in fondo non è mai stato un ostacolo;amo rubare scatti dal mio smartphone mentre sono in ascolto,
in ascolto di cosa? di tutta la bellezza nascosta.
e spero di trasmetterlo nelle immagini..
Le idee non mi mancano, questo posso dirlo con certezza.
Nel corso degli anni ho cercato di omologarmi ad una sola espressione creativa per ragioni di lavoro.
ad oggi mi scopro per quella che sono ed insisto sulle cose che credo mi vengano meglio.
un percorso abbastanza frammentato ma con la costante della voglia di migliorare sempre e di arrivare ad uno stile intimamente personale. Poi ci sono sempre state loro: le mie poesie bislacche piene di amori, dissapori, sul bilico della disperazione, dell'autoironia, colori e profumi anche nell'inchiostro, gettato spesso d'istinto in cerca di un romanticismo ormai surclassato dal cinismo o il non senso. Scritte esclusivamente in periodi in cui dominava la figura di una "Musa ispiratrice". Ed ora son tornate forse più pungenti o ammalianti con il progetto di un volume dedicato anche alla fotografia.
"questa sono io" ;)